Lavorare con l’acqua: molto più di un tuffo
Per me, lavorare con l’acqua non significa semplicemente insegnare al cane a nuotare per il piacere di farci un bagno insieme. Se accade, ben venga, ma il mio obiettivo è un altro!
L’acqua è uno strumento, un’opportunità. In tutte le sue forme facilita esperienze, attiva stati emozionali e permette di imparare a gestirli. Sì, anche i cani provano emozioni e possono imparare a regolarle.
Ogni cane ha un modo diverso di affrontare le novità:
• Alcuni hanno bisogno di tempo, osservano, studiano e solo poi si avvicinano all’esperienza.
• Altri si lanciano senza pensarci, usando la sovreccitazione come strategia.
• Altri ancora faticano a gestire ciò che non conoscono e traggono beneficio da un avvicinamento graduale, magari vedendo il proprio umano godersi l’acqua senza pressioni o richieste.
Lavorare con l’acqua significa rispettare queste differenze, accompagnando il cane alla scoperta di un elemento che modifica percezioni e movimenti.
Se non si carica il video puoi vederlo qui
Come avviene questo percorso?
A volte si parte dal ghiaccio, per poi arrivare all’acqua liquida e infine scoprire il piacere di immergersi nelle giornate calde. Per un cane, il passaggio di stato non è scontato!
Entrare in acqua significa affrontare nuove sensazioni: il corpo diventa più leggero, il movimento cambia, l’acqua sostiene ma esercita anche pressione. Sono tanti i dettagli a cui spesso non pensiamo, ma che per un cane fanno la differenza.
Se affrontato con i giusti tempi e modalità, questo percorso favorisce autostima, autoefficacia, relazione e comunicazione. La chiave sta nella complicità e nel rispetto dei tempi: ascoltando e accompagnando, lavoriamo sulla fiducia, sulla concentrazione e, perché no, anche sulla calma.
La storia di Lucy
Alla fine del video, prima delle foto, c’è un frammento di Lucy (simil staffy) che nuota in uno stagno. A prima vista può sembrare un’immagine qualsiasi, ma dietro c’è una grande evoluzione.
All’inizio, Lucy non amava entrare in acqua. Poi ha iniziato a bagnarsi per rinfrescarsi e bere. Con l’arrivo della bella stagione, abbiamo fatto insieme piccoli bagni e, grazie al supporto della sua fantastica umana, ha scoperto di poter nuotare. All’inizio, però, il suo approccio era frenetico: cercava oggetti da recuperare e nuotava con eccitazione.
Pochi giorni fa ho ricevuto un video: durante una passeggiata, arrivata allo stagno, Lucy ha scelto di entrare da sola. Senza lanci, senza agitazione. Ha nuotato con calma, osservando la vegetazione acquatica e godendosi davvero il momento.